

I LUOGHI dell’ANIMA
presso ristorante “da NERONE” Bergamo
7 DICEMBRE 2019 - 14 GENNAIO 2020
Mente razionale di formazione scientifica capace di affrontare la realtà in modo analitico e rigoroso, Ezio Goggia è riuscito tuttavia nel suo percorso esistenziale a conservare quella sensibilità primigenia che gli permette di vedere oltre il dato oggettivo per indagarne l’essenza.
Amante del bello, l’artista in gioventù viene folgorato dalla passione per l’arte pittorica, al cui approfondimento si dedica nella costante ricerca di una personale e intima manifestazione della lievità della luce e della potenza della natura.
Colleziona e studia con tenacia gli artisti che esprimono la cultura della sua terra in comunione di spirito e di intenti, cercando umilmente di proseguire sulla via tracciata dai grandi paesaggisti e ritrattisti che lo hanno preceduto.
Il senso del colore di Ezio Goggia si rivela nei paesaggi: i grandi cieli, dalle sfumature cangianti, che talvolta si riflettono sullo specchio delle placide acque dell’amato fiume Adda, e la maestosa sognata montagna, spesso ritratta nel suo
manto invernale, lucente nel bianco e nel sole assoluto o con i versanti ammantati di boschi e alberi nel loro sontuoso abito estivo. La gamma delle sfumature dominanti va dal verde alle terre, agli azzurri e blu.
Poche sono le tracce umane, solo qualche architettura appena accennata, nel contesto della sua pittura, che predilige la raffigurazione dell’immensa natura dominante.
Nelle sue vedute cielo e terra, acqua e luce, tanta luce alla continua ricerca di accostamenti cromatici che evochino in lui stati d’animo di fferenti: ora attivi e frenetici, ora placati nella quiete dei verdi, ora disposti a uno stato di inquietudine e malinconico rimpianto negli azzurri – trasparenti o cupi – dell’acqua limpida e pura, del cielo, delle montagne nella lontananza.
Forse inconsciamente, il pittore “rivive” nel suo animo inquieto lo spirito dei romantici, le cui letture sono state fondamentali negli anni della giovinezza, che nostalgicamente cercavano il ‹‹Piccolo Fiore Blu››.
Lasciamoci emozionare dalle vibrazioni cromatiche che ci trasportino nel mondo ideale dell’artista e ci accompagnino nel viaggio intimo verso i luoghi dell’anima, laddove umanità e natura sembrano fondersi come nelle visioni estatiche del poeta Hölderlin.
Luisa Valoti Alebardi